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L’Inail sta affrontando un processo di ampliamento della missione istituzionale.nnÈ,oggi, a pieno titolo un soggetto centrale del sistema del welfare, capace di intervenire in ogni fase del percorso che va dalla prevenzione e formazione alla sicurezza, alla cura e all’assistenza dopo l’infortunio, fino alla riabilitazione e al pieno reinserimentonnsociale e professionale.nnQuesto grazie anche all’incorporazione di Ispesl e Ipsema all’interno dell’Inail, che diventa così il Polo della salute e della sicurezza sul lavoro.nnSi tratta di un’operazione coraggiosa che trasforma l’Istituto nel punto di sintesi tra mondo della prevenzione e mondo della ricerca.nnPer il finanziamento di progetti d’investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro entro la fine del 2013 saranno disponibili importanti risorse.nnL’Istituto, inoltre, ha deciso di intervenire in modo significativo nell’ambito dei sistemi premiali a favore delle aziende che investono in sicurezza per sostenere il trend positivo,avviato nel 2009 e proseguito nel 2010, di riduzione degli infortuni.nnIn questo contesto evolutivo il D.Lgs. 81/2008 rappresenta un importante passaggio perché prevede espressamente che nel processo di prevenzione e di valutazione dei rischi si tenga conto delle diversità legate al genere.nnEsistono differenze tra uomini e donne che influiscono sulla loro salute e sicurezza al lavoro: l’adozione di un approccio neutro contribuisce al perdurare di lacune sul piano delle conoscenze e ad avere un livello di prevenzione meno efficace.nnOra che anche le indicazioni normative sono state date, non rimane che adoperarsi affinché i principi sanciti diventino, sempre di più, bagaglio culturale e iniziative concrete.nnÈ per questo motivo che ritengo il progetto “Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genereâ€, promosso dalla Direzione regionale INAIL per la Toscana e dal CPO INAIL insieme con la Regione Toscana, una risposta mirata e funzionale perché rappresenta un importante passo in avanti per la ricerca, lo studio e l’analisi dei processi lavorativi e delle situazioni organizzative, nonché per l’individuazione d’indicatori di rischio in ottica di genere. E quindi strumento per l’operatività quotidiana.nnPrima ancora che la normativa, con il D.Lgs. 81/2008, facesse divenire cogente, nel campo della prevenzione, un’adeguata considerazione delle diversità uomo/donna, l’INAIL aveva del resto iniziato a strutturare coerentemente la propria attività , orientandosi verso un approccio ai temi della salute e sicurezza sul lavoro che consentisse di cogliere la rilevanza delle differenze di genere con riferimento sia agli infortuni sia alle malattie professionali.nnNon resta che accelerare questo processo, avendo a disposizione uno strumento in più.nn
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