Sicurezza sul lavoro seminario

rn

sicurezza sul alvoroAl centro del seminario su salute e tutele nei porti “Sicurezza sul lavoro: un’idea da portare… Addosso”, svoltosi stamane a Palazzo San Giorgio, è stata la riforma della legge 272/99, che prevede la figura del capitano come perno attorno al quale ruota la sicurezza del porto.nnL’iniziativa, partita oggi a Genova e che verrà di seguito proposta attraverso altri seminari in altre città e regioni lungo tutto il Paese, è stata organizzata dalla Cisl per fare il punto sullo stato dell’arte della legge 272 del ’99, sempre soggetta a proroghe e mai definitiva, per coinvolgere in un percorso condiviso sul tema della sicurezza nei porti la Asl, l’Autorità Portuale, Rls e Rlss, i soggetti che operano nell’ambito della salute e prevenzione infortunistica sulle banchine.nn“La situazione legislativa oggi è ferma – ha spiegato Ugo Milone, Coordinatore nazionale Portualità della Cisl – siamo in un momento di evidente stagnazione, ma abbiamo comunque ottenuto un risultato importante con l’inserimento del provvedimento nel decreto milleproroghe. Ora speriamo venga in tempi brevi approvato il testo. La figura del capitano della nave è punto centrale per la gestione della sicurezza: chi infatti meglio di lui conosce il posto di lavoro, i rischi, i dati e le informazioni che l’impresa che va a operare a bordo non ha?”nn“E’ nei momenti di crisi che il ciclo produttivo viene ristretto – ha puntualizzato Rosanna Ruscito, Segretario nazionale Fit Cisl – che si pensa più al risparmio, che la sicurezza diventa una spesa, un costo. Il nostro dovere di sindacato invece è proprio quello di richiamare l’attenzione su questi temi, sui valori veri, anche all’interno del ciclo produttivo, che sono il valore dell’uomo”.nn“Ci sono forti ritardi a livello legislativo – ha infine concluso Ettoree Torzetti, Segretario Generale Fit Cisl – noi abbiamo un testo concordato con Cgil e Uil sulla legge 272 ma andiamo avanti a suon di proroghe. Il lavoro in porto è una professione a rischio: servono formazione e informazione, investimenti e monitoraggio, un rapporto stretto tra gli Rls aziendali con quelli di sito. Devo dire che le aziende nel porto di Genova stanno facendo gli investimenti, stanno formando i lavoratori: i problemi sono legati ai rapporti tra la Asl e gli rls di sito: sinceramente non vediamo una presenza attiva dell’azienda sanitaria in porto, magari per problemi di organico. Invece notiamo un forte coinvolgimento dell’Autorità Portuale con gli ispettori, gli Rrls di sito e quelli aziendali”.

rn