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Sicurezza sul lavoro, donne, stress, discriminazioni hanno un denominatore comune, finalmente riconosciuto nell’articolo 28 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta del riconoscimento delle differenze di genere in una nuova visione del lavoro introdotta dal provvedimento, che supera la concezione tradizionale della tutela del lavoro femminile circoscritta alla gravidanza e introduce un’ innovazione nella valutazione del rischio connesso alle differenze tra i sessi.nnL’innovazione legislativa recepisce e si allinea all’orientamento europeo e internazionale incentrato sulla promozione alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro e che colloca il tema della differenza di genere in un’ottica di prospettiva confermata nel Piano Strategico 2007/2012 dell’Unione Europea.nnLa campagna promossa dal ministero del Lavoro “Sicuramente Noi†si pone l’obiettivo di informare i cittadini, e in particolare le donne che lavorano, sul ruolo delle Consigliere di Parità , che in ogni Regione e Provincia svolgono azioni concrete per promuovere l’occupazione femminile e la conciliazione tra lavoro e famiglia, intervenendo direttamente a sostegno delle pari opportunità , dell’uguaglianza e della sicurezza nei luoghi di lavoro. La campagna mette in risalto alcune tra le più comuni situazioni a rischio che le donne lavoratrici si trovano ad affrontare e dover gestire: l’inserimento nel mondo del lavoro, l’avanzamento di carriera, lo stress correlato alla conciliazione lavoro-famiglia, la garanzia di adeguate condizioni di sicurezza.nnIl claim “Sicuramente Noi†intorno al quale è costruito lo spot prevede una doppia lettura: è la voce delle donne che dichiarano di aver bisogno di maggiori tutele, ma contemporaneamente è anche la voce delle Consigliere di Parità , che si propongono come strumento concreto per la difesa e il riconoscimento dei diritti e delle differenze di genere. La campagna mette a disposizione di tutte le donne lavoratrici un numero verde da contattare per rintracciare la Consigliera di Parità più vicina alla quale rivolgersi. Gli obiettivi della campagna d’informazione sono precisi: intende, innanzitutto, diffondere il messaggio attraverso i mezzi di comunicazione maggiormente utilizzati dal target, in virtù di un’alta penetrazione (la televisione), di un’alta affinità (le testate free press) o di entrambe le variabili (affissione, internet, la radio, la stampa periodica), con lo scopo di raggiungere la totalità delle destinatarie e con il massimo dell’efficienza e dell’efficacia. Inoltre, si vuole stabilire un contatto con le donne attraverso i mezzi locali (video-comunicazione nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, in metro, poster free press, radio locali), con l’obiettivo di coprire indistintamente tutti i capoluoghi di provincia italiani. Viene contestualmente curato in modo significativo il supporto dei mezzi di comunicazione a copertura nazionale come radio, stampa periodica, televisione, cinema e internet.
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