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Nel 2011 sono 144 mila i siti produttivi certificati e le certificazioni ambientali segnano un +2,8%. Più di tutto, però, sorprende il settore della sicurezza sui lavoratori dove le certificazioni registrano una crescita dell’86%. Insomma, le imprese dimostrano di credere nella certificazione sotto accreditamento, mentre le scelte dei consumatori sono sempre più orientate alla qualità nnE’ questo il quadro proposto da Accredia alla vigilia del ‘World Accreditation Day 2011’, la Giornata Mondiale dell’Accreditamento promossa per il 9 giugno dall’International Accreditation Forum (Iaf) e dall’International Laboratory Accreditation Cooperation (Ilac) per aumentare la consapevolezza dell’importanza delle attività di accreditamento.nnAccredia, nata alla fine del 2009 dalla fusione di Sincert Sinal, attraverso l’attuazione del Regolamento Ce 765/2008, ha il compito di valutare la competenza degli operatori di valutazione della conformità (Laboratori e Organismi), accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni.nn“Il 2011 ha segnato il consolidamento dell’Ente Unico Nazionale di Accreditamento che ha potuto così chiudere la fase costitutiva dell’Ente e iniziare a operare a ‘pieno regime’, accogliendo anche sfide importanti come quella nel settore cogente” commenta il presidente di Accredia, Federico Grazioli che aggiunge: “Accredia può avere un ruolo importante per migliorare la produzione e lo scambio di beni, sia per le imprese che per i consumatori”.nn“Togliere una certificazione di qualità , infatti – aggiunge il presidente – vuol dire privare l’impresa della possibilità di partecipare a molti bandi di gara”. Per i consumatori, invece, è di certo una garanzia di non poco conto: “ad esempio, sul batterio killer, in Italia i controlli sono stati effettuati da laboratori accreditati”, dunque, garantiti.nnAccredia ha avuto nel 2010 un ulteriore consolidamento mediante l’acquisizione delle competenze del Sit (laboratori di taratura) e dell’Iss (relativamente alle attività sulla sicurezza degli alimenti) e il suo ruolo è destinato a crescere ulteriormente. L’anno in corso segna infatti il progressivo ampliamento delle competenze attraverso una serie di accordi e convenzioni con alcuni dei 9 ministeri (tra i quali spicca il Ministero dello Sviluppo Economico) che figurano tra i soci di diritto dell’Ente.nnOltre ad accreditare gli organismi di certificazione nell’ambito delle norme volontarie (Uni En Iso) Accredia già da tempo opera nell’ambito cogente (norme giuridiche europee e nazionali) come ad esempio nel settore agroalimentare (marchi Dop, Doc, Igp, Bio e a breve anche Igt). Di recente in Italia è stata attuata la direttiva giocattoli e, a breve, altre direttive ‘nuovo approccio’ verranno attuate nel nostro Paese.nnL’accreditamento riguarda tutti i settori di produzione e servizi con cui i consumatori si confrontano quotidianamente, perché ogni tipo di attività può essere sottoposto a valutazione: dalle costruzioni all’energia, dall’ambiente ai trasporti, dalla sanità alla formazione. La nascita e il consolidamento di Accredia hanno avuto l’effetto di rendere più efficiente e meno costoso il sistema dell’accreditamento e certificazione, attraverso il modello della sussidiarietà pubblico-privato, controllo pubblico e capacità gestionali, oltre che competenza, indipendenza e imparzialità .nnUno dei principali tasselli del sistema è infatti l’attività di controllo e ispezione, con la quale Accredia deve assicurare che il comportamento di tutti gli operatori del mercato (aziende, consulenti, Organismi, ispettori) rispetti i principi fondamentali alla base della affidabilità delle valutazioni di conformità .nnMolte aziende hanno infatti compreso l’importanza delle certificazioni. I numeri parlano chiaro: sono oltre 144 mila i siti produttivi certificati, mentre aumentano costantemente le certificazioni di prodotti, oltre 100 mila, in particolare nel settore agro-alimentare; 80 mila, infine, le figure professionali certificate, tra cui auditor, progettisti, addetti a macchinari speciali e anche nuove figure professionali come il chinesiologo e il certificatore energetico degli edifici.nnIl giro d’affari degli organismi di certificazione e ispezione è stimato in 750 mln di Euro. La certificazione di qualità tra il 2010 e il 2011 è sostanzialmente stabile. Rispetto al dato di marzo 2010, nel primo trimestre 2011 si registra una crescita complessiva dello 0,9%, di poco superiore rispetto alla percentuale dello 0,3% registrata tra il 2009 e il 2010. La percentuale riguarda soprattutto il sistema di gestione Iso 9001 che risulta ormai assimilato nel tessuto imprenditoriale e sociale del Paese che ha comunque registrato una crescita del 4,8% dal 2008 al 2011.nnAnche le certificazioni relativi ad altri sistemi di gestione della qualità (Avsq Mia; Uni En 9100:2005; Uni En ISO 13485:2004; Uni En Iso 3834:200) mostrano un trend positivo con una crescita del 46% negli ultimi quattro anni e addirittura di quasi il 75% tra il 2010 e il 2011.nnQuanto agli investimenti sulla qualità nei diversi settori occorre segnalare, tra il 2010 e il 2011, il crollo delle certificazioni nel settore della produzione di mobili e arredamento e della produzione di articoli sportivi (-60%), della produzione di auto e moto veicoli (-44%) e di materiale ferroviario (-47%).nnSi registra una flessione anche nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (-26%) e nei trasporti (-27%). Crescono, invece, le certificazioni nei settori dell’intermediazione finanziaria (+85%), della fabbricazione di: prodotti farmaceutici (+28%), prodotti in gomma e plastica (+15%); alimenti, bevande e tabacco (+4%). Da segnalare anche la crescita delle certificazioni delle attività legate al recupero e riciclo dei materiali che raggiungono un +28%.nnAlla vigilia dei quesiti referendari e in tema d’energia, l’ente segnala la crescita del settore della produzione e distribuzione di energia elettrica (+70%), produzione e distribuzione di gas (+4%) e soprattutto produzione e distribuzione di acqua (+11%).nnContinua a crescere il numero di certificazioni del sistema di qualità ambientale (Iso 14001) che nel 2011 segna un +2,8% (19% in più rispetto al 2008). Il dato più interessante riguarda le certificazioni nel settore della sicurezza sul lavoro:rispetto alla norma Ohsas 18001:1999 18001:2007 risulta una crescita dell’86% rispetto al 2010 e addirittura del 258% negli ultimi quattro anni. Un segnale della crescente attenzione delle aziende per queste importanti tematiche.nnRispetto alle certificazioni sui servizi informatici, è buona la crescita in termini percentuali ma i valori assoluti sui Sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni (‘difesa della privacy’) e sui Sistemi di gestione per i servizi informatici sono ancora limitati (rispettivamente 317 e 18 certificazioni).
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