Promuovere le “buone prassi” sul Sistema Salute nei luoghi di lavoro

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Tra le misure generali di tutela riportate nel Testo Unico (art. 15), l’informazione e la comunicazione, insieme ai programmi di formazione, sono annoverati tra le attività finalizzate a garantire adeguate condizioni di Salute in azienda.nnCome è stato già ampiamente evidenziato nei precedenti capitoli, il decreto ha esteso notevolmente il concetto di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, proponendo un approccio del tutto innovativo teso a “garantire l’uniformità della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, anche con riguardo alle differenze di genere, di età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati (art. 1)”.nnSe prima dell’entrata in vigore del succitato disposto normativo, il concetto di sicurezza era ridotto al carattere neutro, eccezione fatta per i casi di tutela a sostegno della maternità e paternità (decreto 151/2001), con il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., si evidenzia la necessità di operare in termini di prevenzione e di sicurezza, tenendo in considerazione la dimensione psico-sociale dei lavoratori, il genere (uomini e donne),nonché l’età anagrafica e il Paese di provenienza.nnPer la prima volta in maniera espressa, in linea con la strategia europea, si prevede di coniugare la valutazione dei rischi con le specificità dei lavoratori e delle lavoratrici,tenendo conto delle variabili intrinseche alla soggettività dell’intera popolazione lavorativa.nnQuesta visione estesa del concetto di Salute dovrà essere tenuta in considerazione nell’adozione delle misure di prevenzione e di valutazione dei rischi e, ampliamente diffusa attraverso mirati processi informativi, formativi e comunicativi.nnSolo con adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione, promosse a tutti i livelli e rivolte agli attori della sicurezza (professionisti della sicurezza, datori di lavoro,imprenditori, lavoratori, formatori, organismi paritetici e parti sociali) e alla collettività,il nuovo concetto di salute potrà diventare parte integrante della cultura aziendale e sociale.nnSi tratta di una vero e proprio mutamento di paradigma che rovescia l’idea di una sicurezza “neutra” e dà un nuovo senso e valore al concetto di Salute, aumentando il grado di efficienza ed efficacia di un’azienda, rendendola sempre più competitiva e innovativa rispetto al mercato di riferimento.nnRagionare in termini di efficacia ed equità di genere del sistema salute e sicurezza sul lavoro, significa, quindi, valorizzare il capitale umano, sviluppare un forte senso di appartenenza del lavoratore e delle lavoratrici e accrescerne la motivazione.nnLa comunicazione stessa, dunque, esige un cambiamento, perché per promuovere l’innovato concetto di salute occorre adottare un nuovo linguaggio che valorizzi e promuova le differenze di genere, le molteplici condizioni psico-sociali dei lavoratori.nnServe, dunque, un nuovo approccio comunicativo attento alle differenze.

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