Articolo tratto dal documento “A proposito di sicurezza sul lavoro” a cura di Giovanni Miccichè – Funzionario Tecnico Direzione Normazione UNI
I modelli organizzativi e gestionali (MOG) sono ormai considerati strumento prezioso per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche per effetto della legge 123/07 che ha inserito i reati di omicidio colposo e lesioni gravi e gravissime commesse con violazione delle norme antinfortunistiche nel novero dei reati punibili ai sensi del DLgs 231/01. Tale previsione è stata poi ribadita nell’art. 30 del DLgs 81/08 e nella successiva circolare ministeriale dell’11/7/2011 e soprattutto nel DM 13/2/2014 (procedure semplificate per l’adozione dei MOG nelle piccole e medie imprese), atti normativi che hanno fornito una serie di imprescindibili chiarimenti, motivazioni e ausili alle imprese per dotarsi di MOG efficaci. Più recente è l’attenzione nei confronti dell’asseverazione dei MOG da parte degli organismi paritetici (art. 51 del DLgs 81/2008 e s.m.i.); un argomento quasi di frontiera sul quale l’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione e Infortuni sul lavoro) attraverso la Contarp (Consulenza Tecnica Accertamento dei Rischi e Prevenzione), sta dando il proprio contributo per definire i contorni di questo delicato percorso. Il nodo da sciogliere è la declinazione puntuale delle modalità di asseverazione dei MOG adottati dalle aziende, che trova nella pariteticità il suo punto di forza, perchè quanto indicato dall’art. 51 trovi riscontro in una reale efficacia prevenzionale. Il termine asseverazione appare nel DLgs 81/2008 l’anno successivo alla sua emanazione con il DLgs 106/09, che all’art. 51 di fatto assegna agli organismi paritetici un’importante ruolo strategico, di controllo e verifica, prevedendo che le imprese possano richiedere ad essi un’asseverazione comprovante l’adozione di un MOG avente efficacia esimente ai sensi dell’articolo 30. Una scelta sorprendente da parte del legislatore che, pur indicando espressamente al comma 5 bis dell’art. 30 del decreto 81/08, il sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) come elemento costituente il modello organizzativo non fa riferimento alcuno alla possibilità di certificare un SGSL; piuttosto prevede la possibilità, che siano gli organismi paritetici ad asseverare i MOG di cui all’articolo 30, riconoscendo evidentemente un valore aggiunto nella pariteticità del controllo sociale. A questa importante scelta strategica non è seguito però alcun chiarimento in merito a modalità o regole che questi soggetti siano tenuti ad osservare per asseverare i MOG in modo corretto, trasparente e uniforme sul territorio e quindi in modo efficace. Al tempo stesso l’art. 51 dà rilevanza al processo di asseverazione prevedendo la possibilità che gli organi di vigilanza ne tengano conto nella programmazione delle loro attività ispettive, un invito sembrerebbe a sottoporre le aziende asseverate a meno ispezioni delle altre in quanto queste sarebbero già state valutate dall’organismo paritetico. Il primo intervento per fare chiarezza sul concetto e sulle modalità di asseverazione è stato fatto nel 2013 dalla Commissione nazionale dei comitati paritetici territoriali dell’edilizia (CNCPT) che con la pubblicazione da parte dell’UNI, della PdR 2:2013: Indirizzi operativi per l’asseverazione nel settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile, ha indicato le modalità per effettuare l’asseverazione dei MOG delle aziende del comparto edile. Le prassi di riferimento UNI sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati a seguito di un processo di condivisione ristretta ai soli autori, sotto la conduzione operativa di UNI, emanate, in assenza di norme o progetti di norma nazionali o internazionali allo studio. Hanno validità di 5 anni al termine dei quali possono evolvere in norma UNI, UNI/TS, UNI/TR oppure ritirate. Nel 2016 in analogia a quanto realizzato dal CNCPT anche la Fondazione Rubes Triva, organismo paritetico del mondo dei servizi ambientali, ha richiesto all’ UNI la pubblicazione della prassi di riferimento UNI/PdR 22:2016: Linee Guida per la procedura operativa per l’asseverazione dei MOG della salute e sicurezza nelle aziende dei servizi ambientali territoriali. Dando seguito ad altre richieste di redigere prassi di riferimento specifiche per diversi settori produttivi la commissione sicurezza dell’UNI sta operando per la redazione di un documento normativo sull’ asseverazione valido per tutti i comparti produttivi. L’asseverazione di un MOG da parte di un’azienda potrebbe conferire maggior credibilità al datore di lavoro che ne volesse dimostrare la sua corretta ed efficace attuazione in caso di infortunio, per far valere l’efficacia esimente prevista dall’applicazione del proprio MOG aziendale. Inoltre l’azienda potrebbe veder snelliti gli oneri relativi all’ effettuazione di un ispezione da parte degli organi di vigilanza, nonché acquistare fiducia presso i mercati in termini di qualificazione. Il processo di asseverazione è pertanto una grande opportunità che il legislatore fornisce alle aziende che, se ben colta, può costituire non tanto un’alternativa quanto un’integrazione alla certificazione per effettuare una selezione delle aziende sane in materia di salute e sicurezza sul lavoro presenti sul mercato e contribuire così efficacemente a innescare quel circolo virtuoso che non può che portare a immensi benefici sociali ed economici per le singole imprese, per il sistema Paese e per il singolo lavoratore. Tutto ciò sarebbe effettivamente possibile a fronte di un processo di asseverazione adeguatamente regolamentato e svolto da soggetti autorevoli e ben strutturati che vigilino e sostengono le aziende sull’ attuazione dei MOG nel rispetto di regole condivise, trasparenti, rigorose in grado di dare sostegno e credibilità a un “controllo sociale” delle aziende per ciò che attiene alla salute e sicurezza sul lavoro, assicurato da organismi rappresentativi delle parti in causa, datori di lavoro e lavoratori.