rn

rn
Â
rn
La legge in vigore dal 10 febbraio 2013, coinvolge tutte quelle professioni non organizzate in ordini o collegi, definite come attività economiche anche organizzate, volte alla presatzione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitabile abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, che però non risultano riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi. Sono escluse anche le professioni sanitarie e le attività e i mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio perché disciplinati da specifiche normative.
rn
Â
rn
La presente legge promuove l’autoregolamentazione volontaria e la qualificazione dell’attività dei soggetti che esercitano la “professione non organizzata in ordini o collegiâ€, ossia l’attività economica volta a prestare servizio o opere a favore di terzi esercitata abitualmente in prevalenza mediante lavoro intellettuale. Elementi chiave dell’esercizio della professione sono l’autonomia, competenze e indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnica, correttezza, buona fede, ampliamento e specializzazione dei servizi e responsabilità del professionista.Â
rn
Â
rn
E’ consentito al professionista di esercitare la sua professione scegliendo tra la forma individuale, associativa, societaria, cooperativa o del lavoro dipendente. I professionisti possono costituire associazioni a carattere professionale di natura privatistica, con base volontaria senza vincolo di rappresentanza esclusiva, per valorizzare le competenze degli associati, garantire il rispetto di regole deontologiche, agevolando scelta e tutela degli utenti e rispettando le regole sulla concorrenza.
rn
Â
rn
rn
Â
rn