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Le tre grandi macroaree interessate sono:nnAziende industriali e artigiane (dipendenti e titolari, familiari, soci di azienda)nnAzienda agricola (trattamento agricolo e industriale)nnAmministrazioni pubbliche.nnLe malattie professionali sono state studiate attraverso l’analisi delle voci di tariffa INAIL30 che presentavano le frequenze maggiori (dati disaggregati), e prendendo in considerazione le tipologie di malattie professionali presenti con valori > 30 nei cinquennanni di riferimento.nnSi evidenzia una forte differenza tra i due sessi, sia rispetto alle voci di tariffa che alle tipologie di malattie professionali, in relazione alle differenti mansioni e ai settori di occupazione, con una maggiore incidenza complessiva negli uomini.nnNello specifico per i lavoratori di sesso maschile le voci di tariffa con frequenza maggiore interessano i lavori generali di costruzione e cantieristica; le opere di completamento e finitura di costruzioni; personale addetto a macchine da ufficio in genere, con una frequenza di malattie professionali fortemente concentrata su due voci:nn• Ipoacusia,nn• Affezione dei dischi intervertebrali.nnLe lavoratrici presentano invece una maggiore concentrazione di disturbi professionali quali malattie dei tendini ed affezioni delle sinoviali, affezioni dei muscoli, legamenti e tessuti molli, seguita da affezione dei dischi intervertebrali.nnLe malattie professionali più diffuse tra le lavoratrici sono quelle relative al comparto sanitario e al settore servizi, in particolare barbieri, parrucchieri e simili.nn
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