rn
La metodologia di valutazione del rischio per la salute che si propone per l’individuazione del livello di esposizione dei lavoratori agli agenti chimici pericolosi studiato per l’applicazione nei laboratori del Sistema Agenziale ISPRA, ARPA e APPA, rispecchia, con alcune modifiche che tengono conto di tutte le variabili legate alle attività di laboratorio nelle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente, le indicazioni del modello “Attività dei laboratori di ricerca e didattici: valutazione del rischio per l’impiego di agenti chimici pericolosi†dell’ISPESL nonché i criteri di valutazione proposti dal modello ECETOC-TRA33.nnLa procedura di valutazione del rischio d’esposizione agli agenti chimici pericolosi, proposta in questa linea guida, si basa sull’uso di un modello di calcolo con il quale sono confrontati gli elementi che determinano il rischio con tutti gli aspetti utilizzati per contenerlo (ridurlo al minimo).nnQuesti elementi sono stati parametrati secondo criteri soggettivi che saranno in seguito esplicitati.nnÈ evidente che nel definire tali criteri si è cercato di utilizzare tutte le conoscenze d’igiene del lavoro utili a renderli il più possibile oggettivi e condivisibili.nnIn ogni caso, un’eventuale modifica dei parametri non inficia il metodo in quanto il modello genera un indice di rischio (livello di esposizione) che permette di stilare una graduatoria fra i rischi analizzati e non pretende, invece, di ottenere un valore assoluto significativo che solo dei parametri perfettamente rappresentativi potrebbero consentire poiché i coefficienti mantengono i limiti della loro soggettività .nn
rn