Articolo tratto dal documento “A proposito di sicurezza sul lavoro” a cura di Giovanni Miccichè – Funzionario Tecnico Direzione Normazione UNI
Gli “organismi paritetici” sono definiti dall’articolo 2, comma 1, lettera ee, del DLgs n. 81/2008 come “organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per: la programmazione di attività formative e l’elaborazione e la raccolta di buona prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e sicurezza sul lavoro, l’assistenza alle imprese finalizzata all’attuazione degli adempimenti in materia; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimento”. Credo che l’attenta lettura di tale definizione costituisca l’incipit più corretto per analizzare e capire l’esperienza che la Fondazione Rubes Triva ha iniziato a percorrere, nell’ambito dell’asseverazione, con la collaborazione determinante dell’UNI, che ha condotto alla firma della prassi di riferimento UNI/PdR 22:2016, pubblicata il 23 settembre 2016, titolata “Linee Guida per la procedura operativa per l’asseverazione dei modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza nelle aziende dei servizi ambientali territoriali” e che rientra, a pieno titolo, nella sfera di competenze che il c.d. Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro attribuisce, appunto, agli organismi paritetici. Nel solco tracciato da tale norma e nella volontà di raggiungerne gli obiettivi, la Fondazione Rubes Triva, nello Statuto, ha definito le proprie funzioni e i propri compiti, mutuandoli dall’articolo 51 del DLgs n. 81/2008 che sancisce, al comma 3-bis, che “gli Organismi paritetici svolgono o promuovono attività di formazione, anche attraverso l’impiego di fondi interprofessionali…nonché, su richiesta delle imprese, rilasciano un’attestazione dello svolgimento delle attività e dei servizi di supporto al sistema delle imprese, tra cui l’asseverazione dell’adozione e dell’efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza di cui all’articolo 30, della quale gli organi di vigilanza possono tener conto ai fini della programmazione delle proprie attività”. Lo Statuto della Fondazione, infatti, finalizza l’attività da svolgere a tutte quelle attribuite, per legge, agli organismi paritetici tra cui, in particolare, quelle finalizzate:
• all’informazione e formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti in ambito di salute e sicurezza sul lavoro;
• al rilascio dell’asseverazione dell’“adozione e dell’efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione” indicati dall’articolo 30 del DLgs n. 81/2008 quali modelli in grado di offrire alle aziende, in caso di evento lesivo, una presunzione di “bontà organizzativa” per andare esente dall’applicazione del DLgs n. 231/2001;
• alla promozione della salute e della tutela della sicurezza, in rapporto con organismi, pubblici e privati, internazionali e nazionali;
• alla promozione, attraverso la collaborazione con Enti e Istituzioni, della realizzazione di progetti e programmi di prevenzione della salute e della sicurezza sul lavoro individuando, anche, forme di sinergie professionali ed economiche.
In coerenza con tutte le altre attività messe in atto per attuare i propri fini istituzionali e ben conscia della sua importanza, la Fondazione Rubes Triva – in qualità di Organismo paritetico del settore dell’igiene ambientale – ha dedicato, negli ultimi mesi, molte delle proprie energie alla corretta messa a punto e applicazione dei principi enunciati dall’articolo 30 del DLgs n. 81/2008. A tal fine, come già precisato, ha promosso l’elaborazione, di concerto con l’UNI, di una specifica prassi di riferimento finalizzata al rilascio dell’asseverazione di un MOG (Modello di Organizzazione e Gestione) aziendale finalizzato alla prevenzione dei reati correlabili agli articoli 589 e 590 del codice penale, vale a dire dei reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi derivanti da violazioni di norme di salute e sicurezza sul lavoro. La prassi, in quanto finalizzata al rilascio dell’asseverazione da parte di un organismo paritetico, pone particolare attenzione agli elementi fondamentali del modello partecipativo nell’ambito del MOG, enfatizzando il ruolo dei lavoratori e dei loro rappresentati per la sicurezza. È stata, a tal fine, nominata una Commissione paritetica – costituita da soggetti nominati dalle parti componenti l’organismo paritetico asseveratore, con esperienza acclarata nella conoscenza e implementazione dei modelli organizzativi e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro nell’ambito dei servizi ambientali territoriali o meriti accademici – che valuta l’adozione e l’efficace attuazione del MOG, ai fini del rilascio del documento di asseverazione. L’iter inizia con la richiesta di accesso al servizio di asseverazione che deve essere fatta alla Fondazione Rubes Triva dal datore di lavoro (o suo incaricato) dell’azienda asseverabile sulla base di pre-requisiti descritti esplicitamente nella prassi di riferimento che vengono, volta per volta, esaminati dalla Commissione paritetica. Espletate le verifiche, la Commissione rigetta la richiesta – motivandola, sulla base del non possesso dei pre-requisiti – o la accetta, predisponendo il programma delle verifiche che deve prevedere anche un piano di sorveglianza al fine di monitorare, con continuità, il mantenimento delle condizioni che hanno permesso il rilascio dell’asseverazione, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi dell’azienda asseverata. La Fondazione Rubes Triva, sentita la Commissione paritetica, nomina il gruppo di verifica, individuandone i membri, compreso il responsabile del gruppo e tutti gli eventuali esperti tecnici necessari allo svolgimento della verifica. Il gruppo di verifica – i cui membri devono avere conoscenze e abilità specifica non solo come auditor di sistemi di gestione di salute e sicurezza sul lavoro, ma anche in riferimento alle attività e ai processi dell’igiene ambientale territoriale, compresa la frequenza ad un apposito corso integrativo di formazione – ricevuta la documentazione necessaria, avvia la verifica sulla base del programma definito dalla Commissione paritetica, pianificando le verifiche in campo, al cui termine redigerà il rapporto di verifica contenente le indicazioni necessarie a comprendere lo stato di conformità del MOG, a fronte dei criteri di verifica adottati, e delle eventuali non conformità riscontrate. La Commissione paritetica, sulla base della proposta del gruppo di verifica per voce del responsabile del gruppo, esprime il proprio parere sulla proposta di asseverazione, corredato da motivazione, alla Fondazione Rubes Triva a seguito di validazione finale avvenuta a maggioranza assoluta. La Fondazione, sulla base della proposta della Commissione paritetica, prende la decisione ultima sul rilascio del documento di asseverazione che viene firmato dal suo direttore. La validità dell’attestazione di asseverazione è stabilita in 36 mesi, nel corso dei quali sono previste più verifiche di sorveglianza che devono coprire l’intero modello organizzativo aziendale.
A conclusione di questa brevissima, e parziale, presentazione della prassi di asseverazione della Fondazione Rubes Triva, si ritiene opportuno sottolineare due concetti fondamentali che ne hanno ispirato, fin dall’inizio, la redazione: il primo è che l’asseverazione non vuole rappresentare un’alternativa all’attività di verifica propria dell’azienda, né a quella delle Autorità competenti – che peraltro ne potranno tener conto ai fini della programmazione delle proprie attività di vigilanza – e il secondo che essa non si pone in contrasto e/o in contrapposizione con la certificazione rilasciata da Ente terzo, ma proprio in virtù della sua, peculiare e unica, ispirazione paritetica vuole essere soprattutto un supporto a tutte le componenti aziendali per aiutarle a costruire un modello condiviso che, in quanto tale, costituisce lo strumento migliore, anche per legge, per dimostrare l’“efficace attuazione” del modello stesso. Ed è con tale spirito che diverse aziende del settore hanno colto favorevolmente l’iniziativa e hanno iniziato l’iter di asseverazione per verificare tutte le fasi del proprio processo produttivo, comprese le attività notturne.