rn
Gli indumenti di protezione contro gli agenti chimici servono a impedire il contatto con la pelle dell’utilizzatore, per evitare di lederla o di causare per assorbimento danni agli organi interni; in caso di contatto gli effetti fisiologici possono essere: acuti, ritardati e cumulativi. Gli effetti acuti si manifestano entro breve tempo dal contatto, come la corrosione dei tessuti causata da acidi o alcali, e possono manifestarsi anche senza sintomi immediati; essi possono essere causati anche dalla presenza di polveri determinando irritazioni minori. Gli effetti ritardati, di portata anche grave (ad esempio, agenti cancerogeni), possono essere riscontrati dopo mesi o anni di esposizione. Gli effetti cumulativi si raggiungono non appena l’esposizione all’agente, intermittente e per un lungo periodo, determina un’accumulazione sufficiente a provocare i sintomi. L’esposizione agli agenti chimici può sensibilizzare gli individui: in questi casi la reazione all’esposizione è violenta (ad esempio, irritazione cutanea), anche dovuta a piccole quantità di agente, e finisce con il cessare dell’esposizione. L’esposizione agli agenti chimici può determinare un’azione combinata che consiste nell’evento multiplo dovuto a uno stesso agente (ad esempio, corrosione e tossicità ) o nell’azione contemporanea di più agenti. Quando necessario, gli indumenti di protezione devono essere indossati in combinazione con i respiratori, le calzature (ad esempio, stivali), i guanti, e le visiere o occhiali. Occorre utilizzare gli indumenti protettivi quando le misure tecniche e organizzative di prevenzione non sono sufficienti a eliminare o ridurre a sufficienza l’esposizione. 
rn