Articolo tratto dal documento “A proposito di sicurezza sul lavoro” a cura di Giovanni Miccichè – Funzionario Tecnico Direzione Normazione UNI
L’illuminazione dei posti di lavoro è importante per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori. Le norme che trattano tale argomento riguardano l’illuminazione dei posti di lavoro in ambienti interni e ambienti esterni. Per motivi di spazio ci limitiamo a considerare i soli posti di lavoro interni. Per questi ambienti ci sono tre diverse norme: UNI EN 1837:2009 “Sicurezza del macchinario – Illuminazione integrata alle macchine”, UNI EN 12464-1:2011 “Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Posti di lavoro in interni”, UNI 11665:2005 “Valutazione dell’abbagliamento molesto con il metodo UGR”. La UNI EN 1837 illustra, attraverso disegni esplicativi, come disporre le sorgenti luminose così da garantire una buona illuminazione delle aree di lavoro in macchine operatrici. La norma UNI EN 12464-1, specifica i requisiti illuminotecnici per i posti di lavoro interni con lo scopo di garantire il confort e la prestazione visiva delle persone con normali capacità visuali. Non specifica i requisiti illuminotecnici riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori. Sebbene il rispetto dei requisiti illuminotecnici della presente norma, soddisfi generalmente i requisiti di sicurezza, è necessario fare riferimento anche a quanto riportato nei regolamenti europei o nazionali e leggi specifiche dei singoli paesi. All’interno di un locale possono essere presenti compiti visivi diversi che richiedono, ovviamente, diversi livelli d’illuminamento nella specifica area dove essi vengono svolti. Il valore dell’illuminamento prescritto è riportato in apposite tabelle nel punto 5 della norma. Oltre all’illuminamento dell’area del compito visivo, la norma dà prescrizioni per altre due aree: l’area immediatamente circostante e l’area di sfondo. Gli illuminamenti di queste due aree sono legate al valore prescritto per l’area del compito visivo. I valori di illuminamento dell’area immediatamente circostante sono quelli della tabella qui sotto riportata, mentre l’illuminamento medio dell’area di sfondo deve essere =1/3 di quello dell’area immediatamente circostante: Le uniformità di illuminamento U02 sono definite nelle tabelle al punto , per le aree dei compiti visivi, è =0,4 per le aree immediatamente circostanti e =0,1 per le aree di sfondo. Le interdistanze tra i punti all’interno delle griglie di calcolo sono esattamente definiti usando la procedura descritta nella norma. Per avere un ambiente luminoso equilibrato, è necessaria una corretta illuminazione delle pareti e del soffitto, la norma da prescrizioni per il livello minimo dell’illuminamento medio del soffitto e pareti e le loro relative uniformità U0. Altri due parametri vanno considerati per l’illuminazione dei posti di lavoro in interni: l’illuminamento cilindrico e il modellato. L’illuminamento cilindrico garantisce il riconoscimento visuale, la norma prevede un valore di almeno 150 lx cilindrici medi per ambienti che richiedono un buon riconoscimento visuale come scuole, uffici, sale riunioni ecc. e 50 lx cilindrici medi per gli altri ambienti. Esso è calcolato per tutta l’area del locale in piani ad altezze dal pavimento di 1,2 m per persone sedute, e 1,6 m per persone in piedi. L’uniformità dell’illuminamento cilindrico deve essere =0,1. L’abbagliamento è un parametro molto importante per garantire un buon ambiente luminoso. L’indice unificato di abbagliamento (UGR) è un numero variabile da 0 a 30 che definisce la sensazione di fastidio prodotto dall’abbagliamento. I valori limite dell’abbagliamento sono inseriti nelle tabelle al punto 5 della norma per ogni singolo compito visivo. La norma UNI 11665 derivata dalla pubblicazione CIE 117 illustra i criteri per la valutazione dell’abbagliamento molesto UGR. I valori di illuminamento prescritti per i vari compiti visivi sono “illuminamenti medi mantenuti”, cioè valori degli illuminamenti medi di sotto ai quali non si deve mai scendere. Il fattore di manutenzione MF considera i parametri che riducono l’illuminamento medio a impianto nuovo ed è calcolato come descritto dalla UNI EN 12464-1 e pubblicazione CIE 97. Quando nel locale illuminato sono presenti attrezzature munite di videoterminali, la norma prescrive i limiti della luminanza degli apparecchi di illuminazione, quando posizionati alle spalle dell’osservatore, con angoli di elevazione, tra l’asse verticale e la linea che congiunge l’occhio dell’osservatore con il centro del videoterminale che variano da 65° a 85°. Per mancanza di spazio, i seguenti punti della norma: requisiti dell’efficienza energetica, integrazione tra luce naturale e luce artificiale, variabilità della luce e per finire le procedure di verifica dell’impianto di illuminazione, non vengono illustrati.
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