Gli orari, i giorni, l’età e la natura-sede della lesione

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Da sottolineare le differenze U/D rispetto al picco di infortuni avvenuti durante la giornata lavorativa.nnMentre le femmine presentano un unico picco (alle 10 del mattino),per i maschi i picchi nei quali si concentrano gli eventi infortunistici sono due,di cui uno durante la mattina (h 10) ed uno nel pomeriggio (h 16).nnProseguendo l’analisi relativa all’orario di lavoro, la concentrazione di infortuni rimane invariata per maschi e femmine, con un andamento omogeneo.nnPer quanto attiene il giorno della settimana in cui si è verificato l’infortunio non si evidenziano particolarità, salvo sottolineare come nel fine settimana la fisiologica diminuzione dovuta al minor numero di lavoratori in servizio- è minore per le donne.nnPer quanto attiene l’analisi degli eventi infortunistici per classi di età, uguale andamento è riscontrato nei due sessi: per entrambi la classe che presenta maggiori frequenze è quella 30-40 anni.nnSi è, infine, analizzata la tipologia di lesione e la sede della stessa, evidenziando il nesso tra tipo di lesione, sede e percentuale più che proporzionale rispetto ai valori medi di infortuni occorsi a donne sul totale (30,6%). In particolare, per le donne, i danni si sono evidenziati in modo significativamente più rilevante, mettendo in relazione la sede e la natura della lesione:nn• Infezioni: braccio, gomito, avambraccio, polso, mano, occhio orecchio, organi interni,cranio, parete toracica;nn• Contusioni: collo, occhio orecchio, faccia;nn• Lussazioni, distorsioni: collo, colonna vertebrale, manonn• Lesioni da sforzo: caviglia piede, cranionn• Altri tipi di lesioni: cranionn• Corpi estranei: facciannSi segnalano solo le tipologie di infortunio con uno scarto percentuale uguale o maggiore del 10% rispetto alla media; occorre sottolineare come si arrivi a scarti ove la percentuale raggiunga oltre il 50%.nnNegli uomini si riscontra invece una frequenza di lesioni maggiore in riferimento a:nn• Contusioni: Mano, dita manonn• Lussazioni, distorsioni: Colonna vertebralenn• Ferite: Mano, dita manonn• Fratture: Mano, dita mano,nn• seguite, con una frequenza nettamente minore (si passa infatti dalle migliaia alle centinaia) per quanto attiene le lesioni dovute a corpi estranei, sforzo, azioni di altre persone, infezioni, perdite anatomiche.

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