Il Computer Based Training o CBT (“insegnamento basato sul computer”) è un metodo di insegnamento basato sull’uso di speciali software didattici per computer o di altro software dedicato (in forma di CD-ROM, DVD-ROM e così via). Può essere applicato nella formazione a distanza all’interno di uno specifico progetto educativo o nel contesto di un apprendimento autodidatta.
Per ovvi motivi, si tratta di un approccio particolarmente efficace per insegnare l’uso di applicazioni software; quasi tutte le applicazioni moderne sono dotate di un tutorial in linea che si può considerare un esempio di software per il CBT. Sono tuttavia diffusi anche programmi per lo studio delle lingue o di altre materia non informatiche.
Web based training (Wbt) “Formazione basata sul web“. Si intende uno strumento di formazione a distanza basato sugli standard tecnici e sugli strumenti di comunicazione di Internet. Attraverso il Wbt è possibile organizzare forme di studio individuali associate a momenti di confronto con il tutor e gli altri colleghi di corso. Permette, infatti, di erogare corsi in autoistruzione facilmente accessibili tramite l’utilizzo di un browser e integrabili con strumenti di comunicazione quali la posta elettronica, i forum di discussione, le chat, i newsgroup, ecc. Questo strumento, pur avvalendosi della navigazione ipertestuale, non consente una completa personalizzazione del percorso formativo e sfrutta solo parzialmente le possibilità di multimedialità e interattività rese oggi disponibili dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
I sistemi Wbt rappresentano l’evoluzione della formazione basata sull’utilizzo del solo computer (Computer based training – Cbt), in quanto grazie all’uso del web offrono contenuti che possono essere distribuiti, condivisi e aggiornati. Tuttavia, rispetto ai sistemi e-learning di terza generazione, sono caratterizzati da un’architettura chiusa, bassa interoperabilità e migrabilità dei contenuti. Il basso costo di questi strumenti può renderne conveniente l’utilizzo rispetto ad altre forme di formazione a distanza.
Il Web-based Training, ovvero l’educazione attraverso Internet, indica una particolare metodologia che nasce dall’incontro delle tradizionali metodologie e strategie didattiche con le possibilità tecnologiche del computer e di Internet.
Si può affermare, quindi, che il Web-Based Training è la confluenza di tre sviluppi sociali e tecnologici: l’educazione a distanza, l’educazione attraverso il PC, le tecnologie di Internet.
Da quest’incontro nasce una forma di istruzione a distanza completamente rinnovata perché centrata sull’apprendimento, potenziata sia sul piano tecnico che nella relazione formativa, ed infine, capace di proporre e inventare nuove strategie.
In conclusione, il Web Based Training, avendo come luogo privilegiato di esecuzione il World Wide Web, è rappresentato da tutte quelle pagine Internet strutturate in modo organico e che dichiarano esplicitamente il loro scopo didattico attraverso l’impiego di tutti i metodi tradizionali della didattica pragmatica, vale a dire: definizione degli obiettivi, strategie di comunicazione dei contenuti, metodi di valutazione in ingresso e di verifica sia in itinere che finale, impiego di attività pratiche che vanno dagli esercizi tradizionali alle simulazioni, allo studio dei casi e via dicendo.
Spesso si identifica la teledidattica con qualsiasi tipologia di formazione erogata tramite computer, sia offline (CD-ROM), che online (Internet, intranet ecc. Da questo punto di vista la teledidattica non si discosta dalla formazione a distanza (FAD).
In realtà la componente Internet e/o web e la presenza di una “piattaforma tecnologica” specifica come un learning management system distingue la teledidattica da altre versioni di formazione a distanza, come i Computer Based Training (CBT) e le procedure di monitoraggio e tracciamento degli utenti lo distinguono dai Web Based Training (WBT). In definitiva, se il CBT rappresenta la “prima generazione” della formazione a distanza e il WBT è la seconda, l’insegnamento in linea può essere considerato la terza generazione (o evoluzione).
Un altro fattore di distinzione dell’apprendimento elettronico rispetto alle altre forme di FAD è che nella teledidattica prendono parte al processo formativo una serie di figure e di servizi che sono la spina dorsale della metodologia di insegnamento: il tutor e la comunità di pratica, che permettano un reale e fattivo processo di apprendimento: spesso soprattutto per quanto riguarda la formazione aziendale questa componente viene sacrificata.
La teledidattica può inserirsi in processi formativi definiti “misti” (o blended learning) in cui la componente online si affianca alla formazione di stampo tradizionale (interventi in aula, supporto telefonico, workshop, seminari ecc.).
Recentemente è stato utilizzato anche il termine web learning, insegnamento sul web, che accentua l’aspetto “reticolare” dell’apprendimento, piuttosto che quello, ormai scontato, della componente “elettronica” ovvero “virtuale”.
Nella prospettiva di un graduale affermarsi del Web semantico, infatti, si può immaginare facilmente (ma già oggi è concretamente realizzabile) un percorso di apprendimento e formazione autogestito che veda il discente muoversi attraverso vari portali e siti, piattaforme diverse (gestite da autorità diverse), concordi nella valutazione standardizzata delle classificazioni dei materiali, degli esami e dei livelli di ingresso e di uscita nel processo formativo.
Parole chiavi: e-learning, formazione, fad