Un Sistema di gestione della Salute e della Sicurezza sul lavoro può essere implementato attraverso il susseguirsi di tre fasi:
1-Fase preliminare;
2-Fase di esercizio e di controllo;
3-Fase di riesame e miglioramento del sistema.
Per l’implementazione di un SGLS c’è un susseguirsi di fasi preliminari che riguardano:
La definizione del documento programmatico e la sua diffusione
Questa fase prevede la realizzazione di un documento programmatico che contiene la politica per la salute e la sicurezza sul lavoro. Esso va poi diffuso a tutti i dipendenti dell’azienda ed alle persone che collaborano con essa.
Terminate tutte le fasi preliminari, sarà organizzata una riunione con il fine di spiegare il documento a tutti i dipendenti ed alla dirigenza.
Istituzione dell’Organismo di vigilanza e integrazione del sistema disciplinare.
Le funzioni dell’Organismo di vigilanza possono essere svolte direttamente dal datore di lavoro o possono essere incaricati dirigenti ed esperti esterni.
L’obiettivo di questo Organismo è quello di segnalare eventuali violazioni delle prescrizioni del SGSL ed effettuare richiami formali in forma scritta o sospensioni temporanee o definitive dalla carica a seconda della gravità delle violazioni.
Definizione dei compiti e delle responsabilità.
Questa fase riguarda la definizione di compiti e responsabilità all’interno del SGSL che devono essere esplicitati tramite documenti scritti e resi noti a tutti i livelli aziendali.
Definizione del sistema di coinvolgimento del personale e della sua formazione.
Il coinvolgimento di tutti i dipendenti dell’impresa nelle azioni di sicurezza previste da SGSL deve avvenire attraverso l’informazione e la formazione.
L’informazione può essere attuata attraverso affissioni in bacheca, riunioni e comunicazioni scritte.
La formazione, invece, può comprendere la formazione base prevista dal D. Lgs. 81/08, periodi di affiancamento a lavoratori esperti in un determinato settore, l’illustrazione delle procedure di uso e manutenzione di macchine, attrezzature e DPI e l’illustrazione delle schede di sicurezza.
La definizione delle procedure tecniche di uso e manutenzione di macchine, impianti, utensili e attrezzature e delle procedure tecniche di uso e stoccaggio delle sostanze e dei preparati pericolosi:
Questa fase prevede la corretta archiviazione dei documenti che riguardano le istruzioni d’uso e manutenzione e le misure di sicurezza da adottare.
La definizione delle procedure relative ai DPI.
La redazione del documento di valutazione dei rischi con riferimento alle attività dell’impresa.
Bisogna effettuare la valutazione dei rischi in relazione alle singole mansioni svolte e per ciascuna definire una lista di controllo per verificare se ciò che è stato stabilito sia stato effettivamente attuato.
La redazione dei piani di sicurezza preliminari.
Questa fase prevede, per ciascuna attività lavorativa dell’impresa la redazione di piani di sicurezza preliminari.
La definizione delle modalità di registrazione e gestione degli infortuni.
Questa fase prevede la definizione di schede di rilevazione di infortuni, incidenti e comportamenti pericolosi che saranno trasmesse al responsabile del SGSL che si occuperà di riferirle alle azioni preventive e correttive e di archiviarle.
La definizione dei criteri per la tenuta della documentazione.
La documentazione relativa ad un SGSL è di fondamentale importanza sia per la gestione di tale sistema che per dimostrare che esso è stato effettivamente implementato. Essa va custodita dal responsabile del SGSL o dall’RSPP qualora queste figure siano svolte da soggetti diversi.
La definizione di procedure complementari relative al processo di approvvigionamento (scelta dei fornitori, compresi i subappaltatori) e al processo amministrativo (costi di sicurezza).
Per quanto riguarda il processo di approvvigionamento di macchinari, attrezzature e materiali il compito del SGSL è quello di fare una scelta oculata dei fornitori accertandosi che quest’ultimi facciano le forniture nel rispetto dei requisiti della sicurezza.
Per quanto riguarda, invece, l’aspetto amministrativo, compito del SGSL è quello di considerare i costi della sicurezza.
La seconda fase comprende un monitoraggio di primo livello sull’attuazione di ciò che è previsto nel documento di valutazione dei rischi attraverso le liste di controllo elaborate nella fase preliminare.
La persona incaricata di eseguire il monitoraggio, per ogni non conformità individuata dovrà individuare le misure per eliminare la non conformità, la persona incaricata ed i tempi previsti.
I risultati del monitoraggio saranno trasmessi al responsabile del SGSL che si occuperà dell’archiviazione.
La terza fase prevede un monitoraggio di secondo livello che a differenza di quello di primo livello che verifica l’efficacia del SGSL e responsabilizza gli operatori, effettua un’ispezione interna sul SGSL. Perciò tale compito dovrà essere assolto da personale esterno qualificato.
L’obiettivo del monitoraggio di secondo livello è quello di:
Verificare l’attuazione di quanto previsto nelle fasi preliminari;
Ripetere il monitoraggio aziendale;
Verificare l’affidabilità del monitoraggio di primo livello.