Consigli fondamentali sull’immagazzinamento, conservazione e gestione dei prodotti chimici

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• L’accumulo di grandi quantità di prodotti chimici deve essere evitato (ad esempio attraverso una corretta pianificazione degli acquisti dei prodotti chimici).nn• Tutti i contenitori devono essere adeguatamente etichettati.nnÈ buona norma indicare anche la data di apertura del contenitore.nn• Soluzioni ottenute in laboratorio e standard devono essere etichettati correttamente.nn• Non devono essere consentiti contenitori senza alcuna etichetta e/o con indicazioni del solo contenuto della sostanza.nn• Prima di utilizzare qualsiasi prodotto chimico occorrerebbe acquisire le informazioni sulle sue caratteristichennattraverso le schede di sicurezza ed attenersi alle indicazioni riportate per la manipolazione, stoccaggionne smaltimento. Anche per l’utilizzo di campioni potenzialmente contaminati è necessario acquisirennquante più informazioni possibili.nn• Tutti i prodotti chimici devono essere utilizzati e conservati facendo attenzione all’incompatibilità così che,nnnel caso di rotture accidentali dei contenitori, non reagiscano violentemente fra loro.nn• Tenere un inventario aggiornato di tutte le sostanze chimiche.nn• Le sostanze infiammabili devono essere conservate esclusivamente in armadi/ambienti idonei (eventualmente termostatati e ben aerati); non devono essere conservate in frigoriferi di tipo domestico e in ambientinnin cui siano presenti possibili fonti d’innesco quali scintille o punti caldi.nn• Gli armadi e i frigoriferi devono essere contrassegnati all’esterno con i simboli di pericolo propri dei prodottinncontenuti.nn• Per la manipolazione e la conservazione di sostanze autoinfiammabili o che a contatto con l’umidità atmosferica sviluppano gas altamente infiammabili, attenersi alle indicazioni delle schede di sicurezza.nn• Materiali esplosivi, per sensibilità agli urti o per particolari reattività, devono essere maneggiati delicatamente e utilizzati ricorrendo a schermature di adeguata resistenza.nn• Usare la massima cautela nell’utilizzo e nella conservazione di prodotti perossidabili.nnFra essi si ricordano come sostanze più comuni (l’elenco non è esaustivo): etere dietilico, etere dimetilico, etere diisopropilico,alcol isopropilico, diossano, tetraidrofurano (THF).nnNormalmente i prodotti perossidabili commercializzati contengono stabilizzanti, la cui efficacia decade nel tempo (da cui l’importanza di osservare la data di scadenza indicata nell’etichetta); occorre peraltro essere sempre molto cauti, specialmente nelle distillazioni, in cui si possono avere eliminazione degli stabilizzanti e concentrazione dei perossidi presenti.nnSi raccomanda di verificare la presenza di perossidi utilizzando le apposite cartine amido-iodurate dotate di scala colorimetrica.nn• I gas inerti, utilizzati in ambienti chiusi e mal aerati, possono in caso di fuoriuscita accidentale, provocare l’abbassamento della concentrazione dell’ossigeno nell’aria sotto il 17%, con rischi per la sopravvivenza.nn• L’ossigeno può aumentare il rischio d’incendio se, in caso di fuoriuscita accidentale, si raggiunge una concentrazione, in aria, uguale o superiore al 25%.nnconservazione_sostanze_chimiche.pngnn

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