Lesioni osteoarticolari

rn Le alterazioni osteoarticolari, che si localizzano nei polsi, gomiti e spalle, si manifestano dopo molti anni di lavoro e derivano da una forte usura di questi segmenti ossei soggetti a microtraumi. Le vibrazioni a bassa frequenza generate da utensili a movimento percussorio e rotopercussorio, quali i martelli demolitori o i perforatori pneumatici, insieme con Leggi di piùLesioni osteoarticolari[…]

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Esposizione del sistema mano-braccio

rn L’esposizione alle vibrazioni del sistema mano-braccio, generate da attrezzi manuali e/o da manufatti impugnati e lavorati su un macchinario fisso, è associata a un aumento del rischio d’insorgenza di lesioni vascolari, neurologiche e muscolo-scheletriche a carico del sistema mano-braccio. L’insieme di tali lesioni è definito “sindrome da vibrazioni mano-braccio”. I primi sintomi si verificano Leggi di piùEsposizione del sistema mano-braccio[…]

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Effetti dannosi sul corpo umano

rn L’esposizione a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio può derivare da utensili a movimento rotatorio o percussorio attraverso l’impugnatura di macchine o attrezzature vibranti,mentre l’esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero può derivare dalle macchine operatrici, attraverso il loro sedile o pianale. I danni possono essere di lieve entità, in genere momentanei perché scompaiono col Leggi di piùEffetti dannosi sul corpo umano[…]

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IL RISCHIO VIBRAZIONI

rn Dal 1 gennaio 2009 la valutazione del rischio vibrazioni, che in passato doveva essere fatta ai sensi dell’abrogato d.lgs. 187/2005, deve essere eseguita secondo il d.lgs. 81/2008 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il rischio vibrazioni deve Leggi di piùIL RISCHIO VIBRAZIONI[…]

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Foglio di calcolo

rn Per il calcolo del livello di esposizione occorre individuare le rumorosità delle attività, comprensive delle incertezze di misura, svolte dai lavoratori ed il relativo tempo dedicato; il tempo totale non deve superare il 100%. Affinché il foglio di calcolo possa essere utilizzato,nnè sempre necessario inserire i livelli di picco nella colonna “ppeak”:nnper quanto riguarda Leggi di piùFoglio di calcolo[…]

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Formule di riferimento e foglio di calcolo

rn Per il calcolo del livello di esposizione giornaliera e settimanale occorre far riferimento alla norma ISO 1999 del 1990 e/o alla UNI 9432 del 2008 con le seguenti formule:   livello di esposizione giornaliera: LEX,8h = LAeq,Te + 10 log (Te/To) [dB(A)] dove:   LEX,8h è il livello sonoro, espresso in dB(A), dell’esposizione del Leggi di piùFormule di riferimento e foglio di calcolo[…]

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Metodo SNR

rn Questo metodo utilizza un solo valore di attenuazione, che costituisce la riduzione semplificata del livello di rumore (SNR); l’attenuazione SNR è sottratta dal livello di pressione acustica ponderato C per ottenere il livello di pressione acustica ponderato A effettivo; tale metodo è il più semplice da applicare, ma fornisce risultati meno precisi, rispetto al Leggi di piùMetodo SNR[…]

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Metodo Controllo H-M-L

rn Rappresenta una semplificazione del metodo H-M-L. Questo metodo consente di utilizzare il solo livello di pressione acustica ponderato A cui è sottratto il valore M o L di attenuazione del DPI dell’udito scelto per ottenere il livello di pressione acustica effettivo. L’utilizzo di questo metodo è sconsigliato perché è basato su valori soggettivi per Leggi di piùMetodo Controllo H-M-L[…]

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Metodo H-M-L

rn Questo metodo utilizza tre valori di attenuazione (valore di attenuazione di alta “H”, media “M”e bassa “L” frequenza) per calcolare la riduzione prevista del livello di rumore (PNR): il valore di attenuazione da utilizzare deve essere individuato in funzione della differenza tra il livello di pressione acustica ponderato C (LC = LCeq) e il Leggi di piùMetodo H-M-L[…]

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