rn
nnI termini «polvere», «nebbia» e «vapore» sono così definiti:nn• polvere: particelle solide di una sostanza o miscela in sospensione in un gas (generalmente l’aria);nn• nebbia: goccioline liquide di una sostanza o miscela in sospensione in un gas (generalmente l’aria);nn• vapore: forma gassosa di una sostanza o di una miscela liberata a partire dal suo stato liquido o solido.nnCorrosione/irritazione della pellennPer corrosione della pelle s’intende la produzione di lesioni irreversibili della pelle, quali una necrosi visibile attraverso l’epidermide e nel derma, a seguito dell’applicazione di una sostanza di prova per una durata massima di quattro ore.nnGli effetti tipici della corrosione sono ulcere, sanguinamento, croste sanguinolente e, al termine di un periodo di osservazione di 14 giorni, depigmentazione cutanea dovuta all’effetto sbiancante,chiazze di alopecia e cicatrici. Per valutare le lesioni dubbie può essere necessario ricorrere a un esame istopatologico.nnPer irritazione della pelle s’intende la produzione di lesioni reversibili della pelle a seguito dell’applicazione di una sostanza prova per una durata massima di 4 ore.nnGravi lesioni oculari/irritazione ocularennPer gravi lesioni oculari s’intendono lesioni dei tessuti oculari o un grave deterioramento della vista conseguenti all’applicazione di una sostanza di prova sulla superficie anteriore dell’occhio, non totalmente reversibili entro 21 giorni dall’applicazione.nnPer irritazione oculare s’intende un’alterazione dell’occhio conseguente all’applicazione di sostanze di prova sulla superficie anteriore dell’occhio, totalmente reversibile entro 21 giorni dall’applicazione.nnSensibilizzazione delle vie respiratorie o della pellennPer sostanza sensibilizzante delle vie respiratorie s’intende una sostanza che, se inalata, provoca un’ipersensibilità delle vie respiratorie.nnPer sostanza sensibilizzante della pelle s’intende una sostanza che, a contatto con la pelle, provoca una reazione allergica.nnMutagenicità sulle cellule germinalinnPer mutazione s’intende una variazione permanente della quantità o della struttura del materiale genetico dinnuna cellula.nnIl termine «mutazione» designa sia i mutamenti genetici ereditari che possono manifestarsi a livello fenotipico, sia le modificazioni sottostanti del DNA, se note (comprese le modificazioni di specifiche coppie di basi e le traslocazioni cromosomiche). Il termine «mutageno» designa gli agenti che aumentano la frequenza delle mutazioni in popolazioni di cellule e/o di organismi.nnI termini più generali «genotossico» e «genotossicità » si riferiscono ad agenti o processi che modificano la struttura, il contenuto di informazioni o la segregazione del DNA, compresi quelli che danneggiano il DNA interferendo con i normali processi di replicazione o che alterano la replicazione del DNA in maniera non fisiologica (temporanea).nnI risultati dei test di genotossicità servono in generale come indicatori per gli effetti mutageni.nn
rn