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Per scegliere tra un respiratore antipolvere, un respiratore antigas, respiratore con filtro combinato, cioè in grado di filtrare contemporaneamente sia il materiale particellare che aeriforme, o un respiratore (isolante) è necessario conoscere la natura fisica dell’inquinante (o degli inquinanti) presenti. Occorre sapere se si tratta di materiale particellare (polveri, fibre,fumi, nebbie) o aeriforme (gas, vapori) e la natura chimica (ad esempio, polvere di carbonato di calcio, fibre di amianto, vapori di ammoniaca). E’, in genere, necessario scegliere un respiratore (isolante) quando non si dispone dell’identificazione qualitativa e quantitativa (la concentrazione) degli inquinanti. Per verificare se è possibile utilizzare un respiratore a filtri o un respiratore isolante è necessario conoscere la concentrazione di inquinante nell’aria. Gli strumenti utilizzabili per i campionamenti, indicativi per l’esposizione giornaliera dei lavoratori,permettono di determinare sia il tipo di inquinante sia la loro concentrazione. I risultati devono essere confrontati con i VLE previsti dalle norme (ad esempio, Allegato XXXVIII del D.Lgs. 81/2008, elenchi SCOEL e ACGIH). I valori limite di esposizione sono anche riportati nelle schede di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati. I campionamenti devono individuare anche l’entità , la durata e la frequenza degli eventuali picchi di concentrazione superiori ai valori limite di esposizione a “breve termineâ€: se presenti,la scelta del respiratore deve essere fatta in funzione di questi valori di picco. I campionamenti devono essere eseguiti secondo le norme tecniche (un elenco indicativo è riportato nell’Allegato XLI, D.Lgs. 81/2008) o in loro assenza con metodiche appropriate.nn
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