Valutazione del rischio

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La misurazione del fenomeno fisico è indicata dal D.Lgs. 81/2008 quale metodo di riferimento; la stessa norma prevede l’utilizzo di banche dati dell’ISPESL o delle Regioni o, in assenza di dati utilizzabili relativi alle macchine o al loro uso, ai dati forniti dal fabbricante dell’attrezzatura considerata; il ricorso alle misurazioni è comunque indispensabile qualora non risultino adattabili i valori presenti nelle banche dati autorizzate dalla norma (ISPESL e Regioni). Lo strumento più comunemente utilizzato per effettuare le misurazioni è l’analizzatore che, mediante vari tipi di accelerometri applicati all’impugnatura dell’attrezzo o sul sedile della macchina, è in grado di misurare i valori di accelerazione equivalente, rappresentativi del fenomeno, ponderati nel periodo della misurazione stessa. Per quanto concerne le informazioni fornite dal fabbricante, l’indicazione dei valori di accelerazione è obbligatoria, ai sensi del DPR 459/1996, nel caso in cui siano superati i 2,5 m/s2 per le vibrazioni mano-braccio e i 0,5 m/s2 per quelle trasmesse al corpo intero.   nnNel fare ricorso alla banca dati dell’ISPESL, si presentano le seguenti prioritarie situazioni:   nn• per la macchina o l’attrezzo interessato sono disponibili i valori di vibrazioni misurati in condizioni d’uso rapportabili a quelle di cantiere e quindi direttamente utilizzabili; nn• per la macchina o l’attrezzo interessato sono disponibili i dati forniti dal fabbricante (riportati nelle schede/libretti macchina con la dizione “valori dichiarati”); in tal caso si assumono questi valori maggiorati per mezzo di coefficienti correttivi (1 – 1,5 – 2) riportati nelle tabelle 4,5 e 6 della “Guida all’utilizzo della banca dati vibrazioni” e tenuto conto delle note riportate nella stessa, per ottenere valori di reale impiego. Per analogia, gli stessi fattori correttivi, di cui al punto precedente, possono essere applicati ai dati ricavati dalla scheda/libretto dell’attrezzatura/macchina in possesso dell’impresa. nnSecondo la guida all’utilizzo della banca dati ISPESL, i valori forniti dal fabbricante e le metodiche semplificate (utilizzo fattori correttivi) non possono essere utilizzate se:   nn• il macchinario non è usato in maniera conforme a quanto indicato dal costruttore; nn• il macchinario non è in buone condizioni di manutenzione; nn• il macchinario è usato in condizioni operative differenti da quelle indicate alle tabelle 4-5-6; nn• il macchinario non è uguale a quello indicato in banca dati (differente marca – modello).  nnIn questo caso occorre utilizzare valori rilevati sul campo, presenti nella stessa banca dati (se adattabili alle reali condizioni di utilizzo) o valori ottenuti da misurazioni specifiche. nnSecondo la guida all’utilizzo della banca dati ISPESL, i valori presenti nella banca dati che derivano da misurazioni dirette non devono essere utilizzati nei seguenti casi: nn• se il macchinario non è usato nelle condizioni operative indicate nella scheda descrittiva delle condizioni di misura della banca dati; nn• se il macchinario non è in buone condizioni di manutenzione; nn• se il macchinario non è uguale a quello indicato in banca dati (differente marca-modello); nn• se nel caso di esposizione al corpo intero, esistono differenti caratteristiche del fondo stradale, velocità di guida, tipologia di sedili montati (questi fattori incidono fortemente sui livelli di esposizione, anche se le macchine sono dello stesso tipo).nnIn questi casi è necessario ricorrere alle misurazioni specifiche. Qualora l’impresa si trovi in attesa di far eseguire misurazioni specifiche, già programmate,perché in mancanza di dati bibliografici (banche dati o dati fabbricante) può eseguire una valutazione di massima. Tale valutazione è utile per attivare immediatamente le misure di prevenzione e protezione e, se necessario, la sorveglianza sanitaria. La successiva valutazione può confermare o cambiare quanto previsto, in ogni caso i lavoratori possono eventualmente beneficiare di una maggiore tutela. I criteri per la scelta dei valori di accelerazione, necessari alla valutazione di massima,consistono nell’utilizzo di valori, presenti in una banca dati, relativi a macchine e attrezzature simili (stessa categoria e stessa potenza) a quelle utilizzate dall’impresa. Questi dati devono essere maggiorati dal valutatore, in percentuale, tenendo conto dell’età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo. 

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