VALUTAZIONE RISCHI

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In funzione delle attività svolte generalmente dalle imprese occorre individuare quali sono i rischi che possono essere riferiti al gruppo omogeneo considerato:nntale individuazione può partire dalle “tabelle di analisi e valutazione dei rischi”, riportate nel presente manuale e sono strutturate secondo l’albero delle attività.  nnIl passo successivo è quello di attribuire ai rischi individuati, in base alle attività svolte, un valore che dipende dal tempo di esposizione al rischio e dalla gravità del possibile danno conseguente, indipendentemente dalle misure di prevenzione e protezione scelte (ad esempio,organizzative, collettive o individuali).nnPer tutti i rischi l’I.A. può essere individuato consultando le “tabelle di analisi e valutazione dei rischi” e le “schede bibliografiche di riferimento” presenti nel CD-ROM allegato al presente manuale.nnE’ evidente che con l’aumentare del tempo aumenta anche la probabilità che si verifichi un danno e, tenuto conto della gravità del possibile danno, cresce anche il livello di rischio.nnLa scala dei valori da utilizzare, ossia l’I.A., segue la numerazione da zero a cinque con i seguenti significati:  0. Inesistentenn1. Bassonn2. Significativonn3. Medionn4. Rilevantenn5. Alto  nnSono di seguito riportate le indicazioni secondo cui è possibile attribuire un I.A. ai rischi rumore e vibrazioni (in base a dei parametri numerici) e al rischio chimico (in base al modello di stima proposto nel capitolo 10). E’ necessario tener presente che per questi tipi di rischio l’I.A. indicato nella SGO deve provenire dalla specifica valutazione riportata nel DVR, che tiene conto dei tempi effettivi di esposizione; tali tempi potrebbero non corrispondere a quelli indicati nelle SGO per la singola attività, specie se quest’ultima non è esclusivamente legata all’esposizione a questi rischi. Ad esempio se nella SGO si riporta nelle attività la dicitura “demolizioni manuali” con una percentuale di tempo pari a “20”, questa potrebbe non corrispondere all’utilizzo esclusivo del martello demolitore e quindi al tempo d’esposizione effettivo al relativo rumore, che potrebbe essere solo il 10%.   

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