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“I dati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro diffusi giovedì al Pirellone, nel corso della firma del nuovo piano regionale “Per la Promozione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro” fra Regione Lombardia, rappresentanti del mondo economico-sociale e istituzioni preposte all’attuazione e vigilanza in materia di sicurezza, fanno ben sperare, ha dichiarato Franco Colombo,Vice Presidente Vicario di Confapindustria Lombardia (8000 imprese associate, 160mila addetti)”.nn“Apprezziamo il piano e il lavoro compiuto in questi anni. Occorre però – ha proseguito Colombo – far prevalere il buon senso della sostanza e non ingessare le PMI con i lacci e i lacciuoli della burocrazia, spesso artificiosa. E occorre sostenere le PMI più virtuose, ad esempio, inserendo nei bandi pubblici punteggi favorevoli alle aziende che investono in formazione e sicurezza; che non registrano infortuni sui luoghi di lavoro da almeno 3 anni; che investono in macchinari e attrezzature più sicure. Inoltre, non deve esserci una criminalizzazione di default e a priori dell’imprenditore che vuole sempre il meglio per la sua azienda e i suoi collaboratori, ma una valorizzazione dell’impegno che l’impresa profonde nel rimanere nel proprio territorio a tutela anche della produzione italiana nei confronti di quella che proviene da fuori e che a volte rappresenta una concorrenza sleale perché non rispetta i canoni e i valori della sicurezza. Serve massima attenzione da parte di tutti. Infine, occorre fare uno sforzo verso le scuole tecniche: la cultura della sicurezza parte dai banchi di scuola, ha concluso il vicepresidente vicario di Confapindustria Lombardia”.
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