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Un ambulatorio che potrà restare nel sito anche dopo la manifestazione, ma anche agevolazioni assicurative e formazione per le imprese. L’obiettivo: garantire la massima tutela alle persone impegnate nella realizzazione di Expo 2015. E, fra loro, anche ai circa 28mila volontari che, per legge, non sono garantiti da copertura assicurativa. Questi i punti principali del progetto “Sicurezza e Prevenzione Expo 2015” sottoscritto oggi, a Milano, dai vertici dell’INAIL – il presidente dell’INAIL, Marco Fabio Sartori, il direttore generale, Giuseppe Lucibello, e il presidente del Civ, Franco Lotito – con i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Vincenzo Scudiere, Fulvio Giacomassi e Paolo Carcassi e con l’ad di Expo 2014, Giuseppe Sala. Il documento nasce da un’iniziativa promossa proprio da Expo spa e da Cgil, Cisl e Uil di Milano e Lombardia, che hanno trovato nell’INAIL un “consulente” immediato e attento.nn
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Sartori: INAIL sempre più in prima linea per le imprese e i lavoratori. “Questo protocollo rientra pienamente nella strategia di partnership e di sinergie autentiche che l’INAIL sta perseguendo da tempo con le parti sociali e le imprese, nella volontà di trovare gli spazi di collaborazione più ampi possibili con tutti gli attori, per una promozione capillare della cultura della sicurezza”, ha dichiarato il presidente dell’Istituto, Sartori. Si tratta di uno sforzo importante e che sta vedendo l’INAIL prodigare degli investimenti economici molto ingenti, come dimostrano i circa 750 milioni di euro di incentivi che verranno stanziati entro il 2013 a favore di tutte le aziende che decidono di investire nella salute dei propri dipendenti”.
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rn Un momento strategico per la diffusione della prevenzione. In tale ottica l’intesa siglata con l’Expo 2015 acquista un particolare rilievo. “Prima di tutto perché permetterà all’INAIL di tutelare quei soggetti prima sprovvisti di tutele – mi riferisco ad esempio ai ‘lavoratori volontari’ -, sostenendo al contempo fino al 65% le spese delle aziende che accenderanno una specifica Posizione assicurativa territoriale”, conclude Sartori, “Ma anche perché l’intesa si inserisce in occasione di un evento di straordinaria portata internazionale e potrà rappresentare, pertanto, un momento strategico di sensibilizzazione e diffusione dei significati della prevenzione”.nnrn
Lotito: “Un’autentica innovazione per fare sicurezza”. Grande soddisfazione è stata espressa dal CIV INAIL, che ha svolto una funzione di coordinamento nella realizzazione dell’accordo. “Si tratta di un protocollo molto innovativo per quanto riguarda il modo di concepire gli interventi per la prevenzione, perché viene a costituire una vera e propria ‘programmazione d’anticipo’ degli strumenti anti-infortunistici in grado non solo di impedire a monte gli incidenti, ma anche di intervenire – nel caso si verificassero – con celerità immediata”, ha valutato il presidente Lotito.
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“Il protocollo definisce, infatti, un’offerta di agevolazioni tariffarie straordinarie per le aziende in cambio di impegni di carattere ugualmente straordinari da parte loro per la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori”, spiega. “Di grande portata, ancora, è la creazione di un centro poliambulatoriale del nostro Istituto all’interno del sito Expo, che consentirà di esercitare una funzione immediata di soccorso nel caso dovesse verificarsi un infortunio, garantendo una rapidità della prestazione sanitaria che andrà a tutto vantaggio della buona riuscita dell’intervento. Essenziale, poi, è il capitolo della formazione mirata a tre specifiche categorie: i lavoratori e i datori di lavoro, ovviamente, ma anche i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e i responsabili del servizio di prevenzione e protezione”. Infine, il protocollo dedica un capitolo specifico ai circa 28mila volontari che, nei sei mesi di svolgimento della manifestazione, saranno impegnati nelle attività di supporto.nn
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CIV INAIL: “Ma serve dal governo una normativa straordinaria”. Il protocollo, sia per le agevolazioni tariffarie che per la copertura assicurativa ai lavoratori volontari, impegna pertanto anche il governo a un intervento ad hoc. “Allo stato, infatti, queste possibilità non ci sarebbero”, sottolinea Lotito. “Tuttavia, è ferma convinzione dell’INAIL che occorra trovare a ogni costo una soluzione adeguata: ecco perché il documento non impegna in tal senso solo l’INAIL, ma ancora di più il governo a mettere in campo una normativa straordinaria che risolva la questione e che consenta all’Istituto di potere agire nella maniera più opportuna. Per questo motivo il CIV interpellerà il commissario Moratti perché chieda all’esecutivo il varo di questi strumenti normativi di supporto”. Un punto sul quale è concorde anche Sartori. “Oggi, per esempio, possiamo fare degli sconti fino al 30% per le imprese che adottino iniziative finalizzate al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza”, illustra il presidente. “Il nostro obiettivo, tuttavia, è andare oltre la normativa vigente e dare la possibilità , se la legge ce lo consentirà , di offrire sconti al 65% per le aziende che seguono il protocollo”.nn
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Le parti sociali: “Un riferimento futuro in occasione delle grandi opere”. “Si tratta di un fatto molto positivo che, se tradotto secondo le linee guida condivise, potrà portare ad avere l’ambizione di infortuni zero, a partire da quelli mortali, governando allo stesso tempo processi difficili sia per quanto riguarda gli appalti sia per quanto riguarda le prospettive strutturali”, commenta il segretario confederale della Cgil, Scudiere. Secondo il dirigente sindacale, le linee guida per il progetto “Sicurezza e prevenzione Expo 2015” sottoscritte oggi sono di particolare rilievo anche perché “si sottolinea l’importanza decisiva dell’INAIL sulle azioni di carattere preventivo e, soprattutto, perché può segnare un decisivo riferimento per il futuro in presenza di grandi eventi e delle conseguenti grandi opere”. Una ‘portata’ a lungo termine dell’intesa che è stata sottolineata anche dai vertici dell’azienda. “E’ un protocollo che si inserisce bene nella nostra filosofia di lavoro, cioè quella di pensare a Expo come a un fatto che va oltre i sei mesi della manifestazione”, ha valutato l’ad Sala. “Vogliamo fare in modo che Expo diventi un cantiere modello”.nn
rn Per saperne di più:nnLinee guida del protocollonnProtocollonnFoto galleryinail