Lo scopo dell’ergonomia è quello di adattare il lavoro ai lavoratori in modo tale da ridurne al minimo i disagi fisici, aumentarne la produttività, diminuirne l’assenteismo altre che gli incidenti e le malattie professionali.
Applicando i principi dell’ergonomia è possibile raggiungere, dunque, i seguenti obiettivi:
Miglioramento della qualità del lavoro;
Applicazione delle norme esistenti;
Diminuzione dell’assenteismo;
Riduzione di incidenti e malattie professionali;
Diminuzione di costi per incapacità del personale;
Aumento della produzione.
Tra le norme di buona tecnica risultano di fondamentale importanza la Norma UNI EN 894-3 e la Norma UNI EN ISO 10075-2.
La norma UNI EN 894-3 si riferisce alla sicurezza del macchinario e stabilisce i requisiti ergonomici per la progettazione di dispositivi di informazione e comando definendone l’ubicazione in modo tale che essi si adattino ai requisiti dei lavoratori.
La norma Norma UNI EN ISO 10075-2 stabilisce i requisiti ergonomici relativi al carico mentale con lo scopo di avere un’adeguata progettazione del lavoro in relazione all’utilizzo della capacità umana al fine di creare condizioni di lavoro ottimali evitando sia il sovraccarico che il sottocarico mentale.
Da attenta analisi del posto di lavoro ne scaturisce il benessere del lavoratore con un conseguente miglioramento dei risultati aziendali in termini di:
Miglioramento del morale dei lavoratori;
Diminuzione delle giornate perse per malattia;
Aumento della produttività.
Attraverso i principi ergonomici, invece di prendere in esame i termini del problema uno alla volta, l’uomo o la macchina, si considera la relazione che li lega.
Compito dell’ergonomia è, dunque, quello di comprendere l’interazione tra l’uomo e la macchina e migliorarne la comunicazione. Si tratta di progettare e costruire ambienti di lavoro che siano “favorevoli” allo sviluppo di una relazione dinamica tra l’operatore e gli strumenti che egli usa e tra l’operatore e gli altri attori sociali con cui coopera.
La progettazione degli spazi e delle attrezzature deve essere adattata alle caratteristiche fisiche dei lavoratori ed agli ingombri dei dispositivi da manovrare. Inoltre, i processi lavorativi devono essere organizzati in modo razionale affinché si svolgano senza ostacoli.Un’errata organizzazione del lavoro può causare danni fisici al lavoratore e costringerlo a restare lontano dal lavoro.
Invece lo scopo di un approccio ergonomico è quello di risolvere i problemi legati alla sicurezza e ridurre i rischi di infortuni.
Un posto di lavoro che rispetta i requisiti ergonomici garantisce il benessere dei lavoratori.
Diviene indispensabile, dunque, basare la progettazione, l’organizzazione, la scelta e la disposizione delle attrezzature e dei posti di lavoro sui principi ergonomici al fine di generare condizioni di lavoro a misura d’uomo ed contenere i costi dei processi produttivi.