Sorveglianza del Mercato svolta per i prodotti

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L’esame delle risultanze sull’Accertamento Tecnico effettuato dall’ISPESL, su delega del Ministero dello Sviluppo Economico, in base ai commi 2 dell’art. 7 del DPR 459/96 e dell’art. 6 del D.Lgs. 17/2010 deve essere anticipato, in linea con i precedenti Rapporti, da un’analisi di alcune questioni, relative all’evoluzione dello scenario tecnico-scientifico, normativo e produttivo, che risulta propedeutica all’approfondimento della Sorveglianza del Mercato in Italia collegata alla Direttiva Macchine.nn Le risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dall’ISPESL vanno, pertanto, sempre esaminate considerando il “mutevole contesto di riferimento” in cui si svolge l’attività di Sorveglianza del Mercato, al fine di fornire una corretta interpretazione delle analisi e dei relativi risultati, contenuti nel presente Rapporto.

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La prima questione da tenere in considerazione è la sempre maggiore sinergia che caratterizza i Soggetti Istituzionali impegnati a vario titolo nella filiera della Sorveglianza del Mercato in Italia; una cooperazione che si esplicita nell’attività di controllo della conformità ai requisiti essenziali di sicurezza (RES) delle macchine, realizzato in stretta e concreta armonizzazione con le regioni (attraverso i suoi organismi di vigilanza territoriale, competenti per la prevenzione e la sicurezza) e nell’attività di prevenzione infortuni, anche in relazione al comma 4 dell’art. 70 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., sul vasto panorama delle macchine marcate CE, conseguita attraverso la sinergia tra Vigilanza, Accertamento e Attività di controllo, sulle macchine dello stesso “tipo” in uso in differenti ambienti di lavoro, anche ad opera delle Direzioni Provinciali del Lavoro.

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La seconda è collegata all’entrata in vigore del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 17, attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori, che ha abrogato il DPR 24 luglio 1996, n. 459. Con l’entrata in vigore della 2006/42/ CE la direttiva 98/37/CE ha cessato di esistere, ma l’azione di Sorveglianze del Mercato relativamente alle macchine già immesse sul mercato con codesta Direttiva ed ad oggi in uso nei vari ambienti di lavoro sarà ancora attiva per anni. Difatti il D.lgs. 17/2010 non fa differenza tra le due direttive, menzionando come oggetto della Sorveglianza del Mercato la genericità delle macchine marcate CE.nnIn relazione a questa condizione e agli obblighi imposti dall’art. 70 del D.Lgs. 81/08, i Ministeri competenti, con il supporto della struttura GLAT, continuano a condurre una azione di sorveglianza sulle macchine immesse sul mercato ai sensi della 98/37/CE. Tale azione, attivata per la direttiva 98/37/CE, consente in modo indotto una puntuale azione di sorveglianza preventiva anche sulle macchine di nuova produzione immesse e da immettere sul mercato in conformità alla 2006/42/CE, considerate le ancora limitate segnalazioni di presunta non conformità alla nuova direttiva macchine.nn

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La terza è dovuta alla crescita dei collegamenti con gli Stati Membri e la Commissione Europea. La presenza italiana nei contesti comunitari relativi al Comitato Macchine e all’AD.CO (Machinery Administrative Cooperation Group) permette la rappresentanza dei vari soggetti nazionali (costruttori, utilizzatori, lavoratori, soggetti istituzionali e non) e consente il collegamento con le caratteristiche “culturali, amministrative e tecnologiche”, che si sviluppano nelle strutture istituzionali europee volte ad armonizzare l’attività di sorveglianza nei diversi Stati Membri. nn

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La quarta è connessa all’evoluzione della Banca Dati sulla Sorveglianza del Mercato, di cui il Rapporto Biennale è il risultato. Si prospetta in un futuro sempre più prossimo la condivisione dei contenuti della stessa, al fine di fornire un’analisi sullo stato complessivo dell’attività di Sorveglianza, per il miglioramento di indirizzi e strategie operative dei soggetti abilitati e mettere a disposizione competenze tecniche di supporto riguardanti la gestione delle attività di vigilanza, accertamento tecnico e controllo della filiera. Da strumento interno all’accertamento tecnico a strumento di conoscenza diffusa e servizio mirato agli operatori.nnLa Banca Dati condivisa contribuirà ad innalzare i livelli di formazione degli operatori, con il fine di armonizzare ed ottimizzare l’azione volta alla valutazione di conformità CE.nn

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In questo quadro di riferimento si sviluppa il 6° Rapporto Biennale che, fornendo le risultanze analitiche connesse con l’attività di accertamento tecnico, risponde alla “domanda” di operatività degli Organismi di Vigilanza Territoriale e si propone anche come strumento di supporto per fabbricanti e datori di lavoro, al fine di indirizzare la valutazione dei rischi e l’analisi delle soluzioni di sicurezza adottate (requisiti essenziali di sicurezza/conformità).

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Il Rapporto, inoltre, è da considerasi come parte integrante dell’attività di ricerca sulle “tecnologie di sicurezza” in un ciclo che, attraverso la conoscenza delle principali criticità e lo studio delle possibili soluzioni dettate dallo stato dell’arte, arriva fino alla proposta normativa fornendo un servizio al mercato e consentendo alle tecnologie di sicurezza di “indirizzare”, e non “inseguire”, l’innovazione tecnologica del settore

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