Sicurezza Lavoro Gli studenti raccontano la sicurezza

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news sicurezzaHanno scelto per esprimersi tutte le forme possibili: dal “classico” tema alle ricerche in formato multimediale, dalla progettazione di luoghi di lavoro ai video. E hanno raccontato, con la propria sensibilità (e, spesso, sulla base della loro realtà d’esperienza) il tema della sicurezza in tutte le sue accezioni: da quella nei cantieri a quella in discoteca, dal rischio infortunistico in casa al pericolo dell’abuso degli energy drinks. Tutto questo con uno sfoggio di creatività e di estro – dall’indiscutibile valore civico e sociale – che è, forse, il risultato d’eccellenza più autentico e originale di questo  progetto.nnSi è concluso oggi, con un convegno che ha avuto il sapore di una festa, “Silos”, l’iniziativa sperimentale voluta da INAIL e Anmil – con la collaborazione dei ministeri del Lavoro e dell’Istruzione, dell’università e della ricerca – che ha coinvolto oltre 1500 studenti di 28 istituti superiori di tutta Italia. Un centinaio di loro, in rappresentanza dell’intera “truppa”, ha presentato presso l’auditorium della sede centrale dell’INAIL, a Roma, gli elaborati nel corso di una giornata di studio dedicata al concetto di “disseminazione”: ovvero, la diffusione orizzontale – tra amici, “colleghi” e coetanei – dei valori della prevenzione e della salute in tutti i luoghi della vita quotidiana. A dare il saluto di benvenuto sono stati il presidente dell’INAIL, Marco Fabio Sartori, e quello dell’Anmil, Franco Bettoni, mentre il convegno (moderato da Arcangelo Ferri, caporedattore centrale di Rainews 24) ha visto la presenza dei capi delle Segreterie tecniche dei ministeri del Lavoro, Lorenzo Malagola, e dell’Istruzione, Gianni Bocchieri.nnA colpire, in particolare, è stato l’entusiasmo manifestato dagli studenti, al contempo artefici e “fruitori” dell’iniziativa. “Abbiamo realizzato due video, uno dedicato alla sicurezza nei cantieri e un altro, in merito alla sicurezza ambientale, sulla spazzatura”, raccontano Stefano Borriello, Mario Capaccio, Vincenzo Cassano, Alessandro Fele, Mario Carezza, Antonio Finiello, Stefano Russo e Salvatore Serena, della V C Geometra dell’Itsctg “Archimede” di Napoli. “Disponendo nell’istituto di una sala/redazione attrezzata con dei pc, abbiamo raccolto materiali, immagini, musiche e testi e, in una settimana di lavoro, montato tutto quanto insieme”.nnIl risultato: con un linguaggio capace di conciliare, insieme, ironia e informazione, chi assiste a questo video originale potrà sapere tutto sul problema dello smaltimento dei rifiuti a Napoli, e quali sono i pericoli che, in questi anni, stanno correndo non solo l’habitat naturale ma, in primis, lo stato psicofisico della popolazione. “Per noi questo progetto ha rappresentato un’occasione suggestiva per capire che il tema della sicurezza ci riguarda ogni giorno”, continuano i ragazzi. “Ci siamo confrontati tra noi e, insieme, ci siamo confrontati con la nostra realtà: ma in un’ottica propositiva, che lascia alla fine la convinzione che costruire un futuro migliore è possibile”. Ecco, allora, che le immagini finali che scorrono ci ricordano che Napoli resta una delle meraviglie del mondo e che… pure la pizza e la sfogliatella, in fondo, possono essere risorse importanti di “positività“.nnUn altro esempio degli elaborati di Silos? Il video “A me non può accadere”, realizzato dalla IV classe audiovisivo dell’Iiss “Majorana” di Bari. Trenta secondi che lasciano il segno, con uno stile diretto capace di aprire una breccia nella sensibilità di qualsiasi spettatore di qualsiasi età. Sullo schermo, così, assistiamo a un operaio impegnato a lavorare su un tetto, senza protezioni e imbragature. Si sente la sirena di un’ambulanza, mentre la musica in sottofondo si fa incalzante. Il ragazzo guarda verso il basso e scorge un gruppo di giovani in soccorso a una persona distesa per terra. Anche lui accorre in aiuto per scoprire che a terra, privo di sensi, è lui stesso. Mentre la musica continua l’operaio scompare lentamente dalla scena…nn”Con questa storia abbiamo voluto comunicare quell’atteggiamento di invincibilità che istintivamente caratterizza ognuno di noi e ci spinge a pensare che, in fondo, gli incidenti sul lavoro riguardano sempre gli altri”, commentano Marcio Fiore, protagonista della storia, Ermanno Nitti e Vito Buonadonna, responsabili delle riprese, del montaggio e della post-produzione. “Fuori di ogni retorica, credo che questa esperienza abbia trasmesso a tutti un forte senso di responsabilità“. Soddisfatto anche il corpo insegnanti. “I ragazzi hanno messo davvero tutto il loro entusiasmo, realizzando un’opera che si caratterizza per la sua immediatezza e forte capacità di comunicazione”, promuove Sabrina Scura, insegnante di linguaggio audiovisivo. “Il Progetto Silos si è perfettamente inserito nella didattica del nostro istituto”, valuta la professoressa Ezia Caputo, “permettendo ai nostri ragazzi di conciliare un’occasione di insegnamento e un momento importante di sensibilizzazione sui temi della sicurezza”.nn

rnnn(ls/roma)fonte inail