Valutazione del rischio e misure di prevenzione e protezione

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Per la valutazione del rischio è fondamentale riferirsi all’etichettatura delle sostanze o dei prodotti utilizzati e all’analisi delle relative schede di sicurezza. Le frasi di rischio riportate sull’etichettatura e nella scheda di sicurezza associate alla cancerogenicità delle sostanze o dei preparati sono:  nn• R 45 “Può causare il cancro”;nn• R 49 “Può causare il cancro per inalazione”.  nnLa frase di rischio associata alla mutagenicità è: R 46 “Può provocare alterazioni genetiche ereditarie”.   Nell’ambito della scelta dei prodotti e nella valutazione del rischio è consigliabile tenere conto anche dei materiali con etichettatura riportante le frasi di rischio R40 “Possibilità di effetti cancerogeni – prove insufficienti”, R68 “Possibilità di effetti irreversibili” e R47 “Può provocare malformazioni congenite”, in modo da evitare anche l’impiego di prodotti che potrebbero causare effetti dannosi di tipo cancerogeno/mutageno anche se non sono classificati nelle categorie 1 o 2. Le linee guida del Coordinamento Tecnico per la Sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome “Protezione da agenti cancerogeni e/o mutageni” riportano nell’Allegato A la “Lista delle sostanze classificate cancerogene e/o mutagene dalla CE”. Le sostanze classificate cancerogene/mutagene dalla Comunità Europea nelle categorie 1 e 2, sono elencate in specifiche direttive emanate periodicamente. Le linee guida del Coordinamento Tecnico per la Sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome “Protezione da agenti cancerogeni – lavorazioni che espongono a polveri di legno duro” indicano i legni considerati duri, il cui elenco è riportato di seguito. La valutazione del rischio, per l’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni, deve essere effettuata ai sensi dell’art. 236 del D.Lgs. 81/2008. Il medico competente, oltre ad effettuare la sorveglianza sanitaria, svolge un ruolo fondamentale e indispensabile, come per il rischio chimico, nel processo di valutazione del rischio proprio per la particolare pericolosità di questi agenti. Nell’Allegato XLII del D.Lgs. 81/2008, riportato di seguito, sono elencate le sostanze, i prodotti e i processi che classificano le attività a rischio di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni. 

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